Ho scelto di dare forma a un’architettura domestica che trascende la funzione, per abbracciare il linguaggio senza tempo del Travertino di Rapolano.
Infatti, questa pietra racconta l’Italia, l’Antica Roma, le sue strutture e decorazioni che attraversano i secoli.
Non è una scelta casuale: è un tributo all’architettura italiana, alla sua capacità di attraversare le epoche, restando immutabilmente rilevante.
In Fidia, la cucina si fa monumento silenzioso.
Ogni superficie, ogni volume, ogni dettaglio è rivestito di questa pietra viva, autentica, che dialoga con la luce, con il tatto, con il tempo.
Pertanto, non è l’elemento a piegarsi al progetto, ma il progetto ad ascoltare la materia.
Il rovere tinto, con le sue sfumature calde e ramate, accompagna con rispetto il travertino, creando un equilibrio sottile tra pietra e legno.
Inoltre, gli elementi in lamiera naturale celano la tecnologia con eleganza, suggerendo una funzionalità mai invadente.
Fidia è anche ricerca, sia tecnica che formale.
La gamba – segno distintivo, scolpito, atemporale – sostiene l’isola centrale.
Un volume leggero ma solido, pensato per accogliere.
Da un unico piano si sollevano con gesto deciso il lavabo e l’area cottura, quest’ultima racchiusa in un chassis di ferro disegnato su misura, alla perfetta altezza per l’uso quotidiano.
Ma c’è di più.
Una armadiatura a mezza altezza ridisegna il concetto di open space.
Non separa, ma connette.
Diventa un invito alla condivisione tra chi cucina e chi vive lo spazio.
In effetti, si rivela perfetta anche da centro stanza, trasformandosi nel retro in un mobile living, flessibile e raffinato.
Con Fidia, desidero proporre un’idea di cucina che sia anche visione.
Un progetto destinato a durare, non solo nella materia, ma nello spirito.
In conclusione, una presenza architettonica, un gesto estetico che si inserisce nella casa come un’opera d’arte da vivere ogni giorno.
Fidia è disegnata per Vaselli
Finiture: Travertino bianco Rapolano, Lamiera di ferro antracite, Rovere tinto.
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I chose to shape a domestic architecture that transcends pure function, embracing instead the timeless language of Rapolano Travertine.
A stone that speaks of Italy, of Ancient Rome, of enduring structures and intricate decorations that have withstood the passage of centuries. This is no arbitrary decision—it is a tribute to Italian architecture and its unique ability to remain relevant across time.
In Fidia, the kitchen becomes a silent monument.
Every surface, every volume, every detail is clad in this living, authentic stone—one that responds to light, to touch, to the passing of time.
This design does not force material into submission; it listens to it.
The stained oak, with its warm, copper-toned hues, respectfully complements the travertine, creating a delicate balance between stone and wood.
Natural sheet metal elements discreetly conceal the technology, suggesting function with elegance, never imposing it.
Fidia is also an exercise in formal and technical exploration.
The leg (my signature element, sculptural and timeless) supports the central island, a volume designed to feel both light and solid, welcoming yet bold.
From a single horizontal surface, the sink and cooking areas rise with clarity and precision, the latter enclosed in a custom-designed iron chassis, placed at an ideal working height.
But there’s more.
A mid-height cabinetry redefines the open space concept. It doesn’t divide, it connects.
It invites dialogue and shared experience between the one who cooks and those who inhabit the space.
Perfect as a freestanding piece, it can be positioned at the center of the room, with the back elegantly transforming into a living area cabinet, both refined and versatile.
With Fidia, I aim to present not only a kitchen, but a vision.
A project designed to endure—not just in materiality, but in spirit.
An architectural presence, an aesthetic gesture that enters the home like a living work of art, to be experienced every day.
Fidia is produced by Vaselli