Lo stand progettato da Nicola Gallizia per Decorin in occasione di Interzum 2025 nasce da una riflessione essenziale: tornare al cuore dell’identità aziendale attraverso il prodotto. In un tempo dominato dalla sovrabbondanza comunicativa, l’obiettivo è restituire centralità all’elemento che più di ogni altro racconta la qualità, la ricerca e la visione di un brand: il prodotto.
L’allestimento si ispira al linguaggio delle gallerie d’arte. I materiali Decorin vengono presentati come opere, ciascuna immersa in uno spazio calibrato, silenzioso, contemplativo. Colore, forma e decoro non sono più semplici attributi, ma diventano strumenti espressivi di un lessico visivo pensato per emozionare, sorprendere e ispirare.
Il decoro, elemento fondante della proposta Decorin, assume qui un nuovo ruolo: da dettaglio ornamentale a protagonista del racconto. L’ambiente è costruito per esaltare il valore estetico e culturale del decoro, invitando il visitatore a una lettura più profonda e personale. Ogni superficie dialoga con l’altra, creando una trama di relazioni visive che suggeriscono possibilità progettuali nuove.
Questo stand non è solo uno spazio espositivo, ma una narrazione tridimensionale. Il design diventa linguaggio, una grammatica con cui costruire architetture, ambienti e storie. Nicola Gallizia interpreta lo spazio come strumento di dialogo tra azienda e pubblico, tra materia e visione, tra passato e futuro.
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The stand designed by Nicola Gallizia for Decorin at Interzum 2025 is born from a fundamental reflection: returning to the essence of the brand through its product. In an era of overcommunication, the aim is to bring back focus to the element that most authentically expresses a brand’s quality, research, and vision: the product itself.
The installation draws inspiration from the world of art galleries. Decorin materials are presented as true artworks, each set within a carefully measured, silent, and contemplative space. Color, form, and decoration are no longer mere attributes—they become expressive tools of a visual language designed to move, surprise, and inspire.
Decoration, a foundational element of Decorin’s identity, is given a new role: from ornamental detail to central protagonist. The environment is crafted to highlight the aesthetic and cultural value of decoration, inviting visitors to engage in a more personal and profound reading. Each surface converses with the next, weaving a visual narrative that suggests new design possibilities.
This stand is not merely an exhibition space—it is a three-dimensional narrative. Design becomes a language, a grammar with which to build architecture, environments, and stories. Nicola Gallizia conceives the space as a tool for dialogue—between company and audience, between material and vision, between past and future.