Il progetto nasce dalla tradizione più autentica della casa milanese. Secondo Nicola Gallizia, la parte più raffinata ed elegante dello stile di Milano è spesso nascosta, da cercare e scoprire con attenzione.
Questa architettura è un vero tributo allo stile milanese. Un racconto che cita alcuni tra i più significativi edifici della città:
la palette di grigi inventata da Piermarini per la facciata del Teatro alla Scala,
i pavimenti in seminato di Villa Bonaparte Belgiojoso,
le boiserie in legno disegnate da Gio Ponti per le sue residenze.
Lo spazio è concepito con volumi semplici, finiture e colori neutri. All’interno di questa cornice discreta, alcuni elementi diventano protagonisti assoluti: icone del miglior design milanese.
Le poltrone di Gigi Caccia Dominioni, i pezzi senza tempo di Gio Ponti e le lampade di Ignazio Gardella arricchiscono l’ambiente. Oggetti che raccontano la cultura del design italiano e conferiscono identità e carattere agli spazi.
Photo Credits: Brechenmacher/Baumann Photography for Design Hotels
The project draws from the most authentic tradition of the Milanese home. According to Nicola Gallizia, the most refined and elegant side of Milan’s style is often hidden—something to be discovered with care.
This work is a true tribute to Milanese style, referencing some of the city’s most iconic buildings:
the grey palette invented by Piermarini for the façade of Teatro alla Scala,
the terrazzo floors of Villa Bonaparte Belgiojoso,
the wooden boiserie designed by Gio Ponti for his private residences.
The space is conceived with simple volumes, neutral finishes, and subtle tones. Within this discreet framework, selected elements emerge as key protagonists: icons of Milanese design.
Armchairs by Gigi Caccia Dominioni, timeless pieces by Gio Ponti, and lighting by Ignazio Gardella enrich the interiors. Objects that narrate the culture of Italian design and give the space both identity and character.
Photo Credits: Brechenmacher/Baumann Photography for Design Hotels